le mie..

le mie..

Saturday, June 29, 2013

lasciatemelo credere





... capita che a volte possa bastare proprio poco affinché il sorriso ritorni a impossessarsi di te...





la verde bacinella e il suo inseparabile compagno







raoul, il tuo ingenuo scribacchino

Saturday, June 22, 2013

in un campo rifugiati... il retro di una cisterna abbondonata






l'ingenuo scribacchino

Awar, era il suo nome.


...non stavo cercando te, sei comparsa all'improvviso, voltai lo sguardo, e ti vidi... 
... i tuoi occhi erano lontani, già lo sapevi che quel teatro di verde foresta in cui eri stata catapultata ti aveva preso in giro, il biglietto della tua corsa era scaduto... 
... ti ho guardata ancora, eri tranquilla, quelle piccole trecce, quel materasso marrone in cui eri adagiata ti rendeva ancora più piccola... eri stremata, letto numero 1, quello vicino alla finestra, di fronte alla porta arrugginita da cui io ti osservavo respirare i momenti che cercavi di trattenere a te, stavi collezionando ricordi, sensazioni, immagini, almeno lo spero, qualcosa da portare in quel viaggio soltanto tuo, mi piace pensare che fra quei rami piangenti tu abbia fatto in tempo a guardare il cielo, quello più bello, quello tinto di azzurro, macchiato da un'unica nuvola, la tua...
...sette mesi è durato il tuo tragitto, un soffio, non sei stata di passaggio, te lo assicuro... la tua vita ha lasciato tracce.

raoul.

Friday, June 21, 2013

nella foresta...



...è un piccolo labirinto di uno sbiadito azzurro...tettoie che ricordano i porticati di qualche cittadina marittima... odori che ti seguono come se non volessero lasciarti... donne accovacciate sui marciapiedi... bimbi vestiti di poco... acqua sporca spazzolata da altra, forse meno sporca... pianti... cibo ipercalorico... grida... batterie elettriche... sorrisi... farmaci non tutti mai i più importanti... malaria... Teresa... fango... filo spinato... buio, tanto buio... infermieri dai differenti dialetti... uomini alti ma piccoli nella sofferenza... trattamenti e capanna per coloro che sono affetti da tubercolosi... Maria... soffitti violentati dalla pioggia e giovani donne dall'ignoranza più bassa...gioia, poca ma presente... il piccolo Simon padre di un bimbo con identici occhi simpaticamente curiosi...e poi? 
... il resto, che non puoi elencare, perché bimbi fatti di stracci che non raggiungeranno il mattino seguente ti fa abbassare la penna, e seccare l'inchiostro.

raoul, il vostro ingenuo scribacchino.

Tuesday, June 18, 2013

giugno 2013


no, non sono stanco di un bimbo sporco, perché la sporcizia non è sua, indossarla mai fu suo desiderio... possederne così abbondantemente da lasciarne traccia persino nell'animo....
no, non sono stanco di una giovane madre, incapace di vedere oltre, perché il non sapere le fu tramandato, imposto a sua volta da colei che la mise al mondo, quel mondo incompleto, vissuto così malamente...
no, non sono stanco di vedere appassire troppo velocemente sguardi dolci quanto deboli, impauriti quanto aggressivi, pieni quanto smarriti...
no, non sono stanco di vedere un Padre partire per sempre, andare lontano da quei luoghi a cui dedicò la propria vita...
no, non sono stanco di vedere le mani di una donna, ormai lontanamente bianca, capaci di lottare il male nel caos dell'indifferenza quotidiana...
no, non sono stanco di incollare immagini fra loro, ripulirne i contorni, bilanciarne i contrasti, cercando di ottenere quel sfocato che nasconda almeno per un battito di cuore quel opprimente sensazione di facile impotenza...
no, non sono stanco di tutto ciò.


l'ingenuo scribacchino vi augura un sereno proseguimento di serata.

p.s. ai 3... prima o poi imparerò una parola di piemontese.

Monday, June 17, 2013

momenti...


...è giornata di pioggia, pioggia battente per chi parte, per chi non tornerà in luoghi che lo hanno visto interprete e spettatore di un tempo....
...è tempo di strade sconnesse ricche di fastidioso fango, di plastica colorata, di verde avvolgente, di malandati tetti...
...è vento, che porta incontri e addii, che unisce mani per un ultimo non voluto arrivederci...
...è aria fredda, amante di quel caldo che poi maledirai, ma non adesso, perché ora lo vorresti come tuo non distratto compagno...
...è notte di buio, di sonni affannati, di desideri mai espressi, di silenzi assordanti...
...è quiete per quel pensiero che sin dal mattino hai cercato, inseguito, ma lui abile giocatore ricorda bene quanto lontano da te decidesti di segregarlo...
...è la tua voce che accompagna il suo sentire, che ricopre distanze non quantificabili, che giace nella memoria, che suggerisce al tuo cuore di dare eco a quell'ultimo istante a cui sei maledettamente aggrappato...

una serena notte...

raoul



Saturday, June 15, 2013

...no, non mi ero perso.



...ho incontrato la quiete, e alla tempesta ho strappato emozioni... ho vagato, ho domandato il perché, ho ottenuto silenzi che per sempre saranno impressi nella mia memoria ....ho respirato aria il cui peso potrebbe trascinarti lontano, disperatamente lontano....ho tinto di bianco e nero immagini i cui colori forzavano il mio sentire... ho chiamato, tanti i nomi che ho usato pur di destare la tua attenzione....ho lottato, credimi, e mai ti darò colpa alcuna per le cicatrici che il tempo mi ha riservato.



raoul, l'ingenuo scribacchino

p.s. di camminare, non ho mai smesso.