Sempre più
fioche le luci dell’Attenzione sul vecchio Sudan.
Probabilmente
la separazione ha provocato più morte, malnutrizione e paura che la guerra sostenuta
e pagata a duro prezzo per due decenni.
Il Male e le
sue molteplici forme, sin dalla sera del referendum, quell’ormai lontanissimo
Nove Gennaio hanno dato il loro meglio, di più, credetemi, non era possibile.
Come tanti
pezzi di un puzzle partorito secondo il più collaudato disegno, visto e rivisto
centinaia di volte nella storia umana, tutto si ripete, e nulla è casuale.
È l’inevitabile
pegno da pagare se alla base del cambiamento non trovano la giusta collocazione
valori come l’eguaglianza e il reciproco rispetto.
Quindi non stupitevi se
continuerete a sentire notizie del tipo …
… che in Jongley,
i morti hanno abbattuto il tetto dei 2000 …
… che in Western
Equatoria, cinquecento stronzi (LRA) continuano a tenere sotto scacco il
confine, bruciando, rapendo, ammazzando, nonostante una presenza massiccia di truppe
di differente bandiera, e “osservatori” statunitensi …
… che Juba,
la capitale del corrotto e nuovo Sud Sudan rappresenti unicamente una tavola
apparecchiata per pochi e sempre gli stessi ...
… che i
ribelli, sempre di più, diano non poco fastidio all’Uomo dal Grande Cappello,
nonostante le continue e insensate amnistie offerte ...
… che il popolo
Nuba (rifugiati per il Sud Sudan) debba continuare a difendersi guardando
costantemente il cielo con occhi impauriti, perché la minaccia giunge dall’alto
e fa BOOM ...
… che il
confine con la non migliore Etiopia sia visto dalla gente del Blue Nile come
unica speranza …
… che alla
maggior parte del mondo non freghi più Niente.
Buona domenica dall'ingenuo scribacchino.