Se dovessi
nominare una fra le cose che mi hanno accompagnato nel corso della mia
Ingenuità, direi proprio questa immagine.
Sempre la stessa, certamente un
taglio differente, sguardo assente, un pallore indimenticabile, quasi al di là del
Bianco.
Mezzo busto,
privata delle estremità, sfortunatamente “nata” senza, oppure nella migliore
delle ipotesi tragicamente utilizzate, le gambe intendo, per allontanare cane e
bimbo randagio al seguito alquanto fastidioso.
Chissà, un
tempo esporla indicava segno di progresso, che un qualcosa di buono stava
nascendo, che ci si stava mettendo alla pari, Balle.
Sei sempre
la solita, non cambi mai, non ha importanza cosa tu indossi, la tua falsità ha
differenti stili, ciò che mostri, è il peggio senza fine, ciò che pretendi, è
tutto.
La tua
appariscente scarsa qualità cela l’inganno, sei l’artefice del disgraziato passato di
molti, di troppi, che mai più tornerà.
Sei il tutto di Niente, sei l’arroganza,
l’invito a un benessere irraggiungibile, sei l’approfittarsi di colui che possiede meno di nulla.
Sei una
bastarda al soldo di tutti.
Sei l'Indifferenza, e se potessi, ti ucciderei con le mie stesse mani.
L'ingenuo scribacchino augura a voi tutti una serena notte di maggio.
P.S. Le cartine geografiche riguardanti il "Sudan" impazzano, date e confini giocano una partita le cui puntate sono coperte dalla vita di coloro che non siedono al Tavolo dei Potenti.