le mie..

le mie..

Tuesday, May 29, 2012

Inganno infinito.





Se dovessi nominare una fra le cose che mi hanno accompagnato nel corso della mia Ingenuità, direi proprio questa immagine. 
Sempre la stessa, certamente un taglio differente, sguardo assente, un pallore indimenticabile, quasi al di là del Bianco.
Mezzo busto, privata delle estremità, sfortunatamente “nata” senza, oppure nella migliore delle ipotesi tragicamente utilizzate, le gambe intendo, per allontanare cane e bimbo randagio al seguito alquanto fastidioso.
Chissà, un tempo esporla indicava segno di progresso, che un qualcosa di buono stava nascendo, che ci si stava mettendo alla pari, Balle.
Sei sempre la solita, non cambi mai, non ha importanza cosa tu indossi, la tua falsità ha differenti stili, ciò che mostri, è il peggio senza fine, ciò che pretendi, è tutto.
La tua appariscente scarsa qualità cela l’inganno, sei l’artefice del disgraziato passato di molti, di troppi, che mai più tornerà. 
Sei il tutto di Niente, sei l’arroganza, l’invito a un benessere irraggiungibile, sei l’approfittarsi di colui che possiede meno di nulla.

Sei una bastarda al soldo di tutti.
Sei l'Indifferenza, e se potessi, ti ucciderei con le mie stesse mani.

L'ingenuo scribacchino augura a voi tutti una serena notte di maggio.

P.S. Le cartine geografiche riguardanti il "Sudan" impazzano, date e confini giocano una partita le cui puntate sono coperte dalla vita di coloro che non siedono al Tavolo dei Potenti.

Corri, e non fermarti






Do not stop your run.



Mi è impossibile non chiedervi di correre la sera del prossimo 2 giugno con gli amici  di Find  the Cure.

Contattateli.



Dall'Africa, l'ingenuo scribacchino.









Friday, May 18, 2012

Fate finta di nulla, non è vostra la Vita che si sta spegnendo.



E non si perde il vizio, ognuno continua a dire la propria su ciò che accade in "Sudan", terra che per i molti equivale a uno spazio insignificante in un mappamondo mai aggiornato. 
Parole vuote o troppo abbondanti, scritte da persone che nella maggior parte dei casi non l’hanno mai vissuta, oppure a mal appena annusata.

Appelli di vario genere si susseguono, strano, in questi anni che hanno preceduto l’inevitabile conflitto ... i conflitti, tutti o quasi hanno calcato le facili impronte del Silenzio. 
Come se una firma posta anni or sono fosse garanzia della perenne e labile pace, stupidi o cosa?

Malinconicamente sorrido quando noto definire i drammatici eventi come una tipica guerra africana, di africano non ha nulla.

Signore e signori, si tratta di maledetto mercato, si parla di, “prima era 50 e 50” e ora non lo è più. 
Si tratta di un popolo, quello dei Nuba, forse non tra i più “nobili”, ma sicuramente fra i più bastonati che la storia africana abbia mai raccontato, si parla di gente che ha pagato un elevato pegno per respirare aria pulita.
Si tratta di moneta di scambio.
Si tratta di “ammazzo loro” finché Tu governo del Sud Sudan, non di meno corrotto e insensibile, non riapri quelle cazzo di condutture e paghi dazio per il tuo non di meno insanguinato oro nero.
Si tratta di Te, padrone Cina che corri da una parte all’altra affinché qualche confetto BOOM non cada su quel confine stranamente mai marcato, cui possiedi la totale egemonia.
Si tratta di Al Bashir che ha interrotto di far spesa fra le strade dispendiose di Francia, Tu finto mussulmano, perseguito da mandato di cattura, carta straccia per la maggior parte dei tanti governi africani corrotti almeno quanto i Nostri.
Si tratta di centinaia di migliaia di esseri umani che hanno svenduto ciò che possedevano, persino la propria vita, per raggiungere una capitale marcia come Juba.
Si tratta di espropriazioni terriere ai danni della povera gente sempre più in crescita, per venderle al migliore offerente straniero pronto ad arricchire il governo unicamente Dinka della neonata e falsa Sud Sudan.
Si tratta di agenzie internazionali figlie di quella Puttana a tutti conosciuta con il nome mai appropriato di Nazioni Unite, che dopo più di un anno concede loro di tornare nella terra dei propri avi, Sud Sudan, per mezzo di aereo cargo, dopo che molti hanno dovuto cedere tutto o nella peggiore delle ipotesi vedersi depredati o saltati per aria.

Si tratta di Numeri che possedevano occhi, mani, gambe e cuore, si tratta di persone con un nome, si tratta di coscienza, di umanità, Merce rara, non in vendita nei supermercati o nelle aste virtuali, si tratta di Averla o NO.

Raoul, l'ingenuo scribacchino.

Monday, May 14, 2012

quando ti pensai ...




Mi chiedo se appartieni ancora a quella lavagna, se vivi ancora in una di quelle caselle, se sei uno di quei numeri impressi nel nero della mia memoria.
Se le tue piccole mani si sporcano ancora di gessetto, se la tua uniforme sbiadita ti accompagna lungo la polvere, se la palla di stracci gioca ancora con te, se il tè del mattino è ancora ciò che ami bere.

Oggi, giorno di maggio, piccolo amico mio, vorrei che tu ci fossi, che le tue mani, i tuoi occhi, il tuo curiosare sapessero ancora sorprendermi.
Oggi, il tuo ingenuo scribacchino ha un unico desiderio da esprimere, che tu, ovunque la tua vita abbia deciso di portarti, ti appartenesse ancora.

... era il 9 maggio.

il tuo scribacchino e la sua ingenuità.