le mie..

le mie..

Saturday, April 28, 2012

Niente di Bello.





Dimmi bimbo fatto di stracci, cosa annoti sul tuo quaderno di carta povera, dalla copertina azzurra, dono gentile e ipocrita della comunità internazionale.

Non vorrai mica scrivermi che sai di Heglig, o meglio Panthou, (dipende da  quali occhi la osservano) città mirino delle pretese di entrambi, del vecchio e nuovo ma sempre Sudan (?)

Il tuo professore … mai uscito dalla propria contea e privo di alcun tipo d’informazione, se non quella propagandistica e itinerante, perché le notizie arrivano per mezzo di megafono poco saldamente fissato su tettuccio di un fuoristrada sgangherato … ti racconta che il governo russo blocca la diffusione di documenti attestanti la fornitura di portatori di confetti BOOM. Te lo dice?

E la gomma per cancellare stronzate del tipo che l’intervento militare del governo etiopico nell’area di Abyei è vitale, la possiedi? Oppure le strapagate agenzie internazionali avevano finito le scorte.

E che Yida è presa d’assalto, e le tende sono finite, e infinita è la disperazione, questo il tuo compagno di banco, a te fratello perché di stracci anche lui è fatto, te lo bisbiglia all’orecchio?

E il preside all’adunata rigorosamente militare, vi spiega che l’Uomo dal Grande Cappello è in tour asiatico per svendere il vostro paese, terra per la quale voi ad oggi non avete più genitori, o fratelli e sorelle perché dilaniati da un numero imprecisato di anni di bombe e ignoranza.

Dimmi, amico mio fatto di stracci, tutto questo lo sai?

Il tuo ingenuo scribacchino.


Friday, April 13, 2012

Non fateci caso.




Voi non mi conoscete, e neppure io saprei a chi pronunciare il mio strano nome.

E poi a chi interesserebbe? 

Sono un bimbo fatto di stracci, uno dei tanti, uno da video di pochi secondi, utile per la lacrima facile, e per denaro di cui il più delle non si conosce il reale destinatario.

Fra le vacche maleodoranti, credete veramente che io potrei avere tempo di pensare a tutto ciò che affligge la mia terra? 
Prima di andare alla mia scuola fatta di alberi e cielo, cammino Dio sa quanti chilometri per raggiungere un po’ di acqua pulita, già proprio quella, quella che per tanti altri è un diritto, un qualcosa di scontato.

Torno indietro prima che l’alba si accorga della mia sotterranea esistenza, ma nel silenzio nessuno mi dice che l’unica speranza affinché qualcosa cambi, è riposta nelle mani oleose di Non Esseri quali la Petronas, Cnpc, Ansan, Total,…., come dire, geograficamente un po’ di tutto.

Vedete, noi non siamo una Nazione, ma una terra lottizzata, niente di più, tuttavia vi chiedo scusa per il Caro Carburante, ma spesso e volentieri il sangue versato è veramente poca cosa.

E poi, giunto alla mia capanna di fango e merda, mi domando, servirebbe a qualcosa pensare che le armi che ci “offendono” provengono dalla vecchia Europa schiava della propria moneta? 


Il Divieto a nulla serve, l’importante è che non arrivino assemblate, come dire, “ti fornisco gl’ingredienti e la ricetta, se poi il prelibato pasto sarà servito da Mani inserite in un elenco di governi tiranni, sgraditi e tanto cattivi, che importanza ha, la vita è la nostra, e i confetti BOOM cercano noi, noi gente da mezzo dollaro".

Buona pasqua, lo sconosciuto e l'ingenuo scribacchino.